Poi l'orator di Milan si dolse esser stà presa una cavalchata sua mia 4 lonzi di Roma, et toltoli le lettere, tamen non fu vero, fo il corier che havea inimicitia con uno altro et tandem ebbe le lettere, et il papa disse el tuo ducha à retenuto e lettere et nostri messi andava in Aste "sapi orator il tuo signor durerà pocho per li soi meriti, et si tu dia scriver et spiar de qui non ti lasseremo". Per l'altra, di 19 fin 20: come fo dal cardinal Michiel Santo Anzolo havendo ricevuto le nostre lettere, et explicoe il pagar di le do decime, à tanto bisogno, licet li cardinali fusseno ecetuadi, rispose soa Santità li cardinali è le colone di la fede, poi siamo obligato in particulare a quella illustrissima Signoria non do, 4, sei, ma 10 decime et tutta la roba, et poi meter il sangue per ben di quel stato. Ringratiò soa Santità, etc. Fo dal cardinal Grimani, qual lacrimoe dicendo, siamo ubligati a farlo, il padre nostro à dedicato la vita, non bisogna a quella illustrissima Signoria richieder quello è suo, et volea dar tutta l'intrada. Item, eri ricevuto lettere nostre, di 13, in materia dil fiol dil conte di Pitiano per el vescoado di Cividal, andò dal papa el qual li disse: domino orator è stato da nui il secretario dil cardinal Orsino per [1136] questo, qual inteso la risposta se aquietò, laudamo molto il conte di la fede sua, ma havendo promesso al reverendissimo Michiel, qual è lume di l'hordine nostro, et dato al Trivixan prothonotario, qual lo laudò assai di bontà, integrità doctrina, et li havemo donà la parte di l'annata, come à fato altri cardinali, non volemo far altro, ma daremo un altro mior al ditto conte". Item, che esso orator anderia dal cardinal Lisbona et Recanati per le decime quali hanno beneficii sul nostro, et crede farano il simile.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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