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      Questo orator ringratiò la Signoria di la comunichation, et che dirà a li soi reali, et tolse licentia. Fo acompagnà dal principe a mezo l'audientia, disse doman partiva, [1137] va a Zenoa poi in Spagna, et li fo mandato a donar braza 18 veludo negro.
     
      Vene l'orator fiorentino, al qual foli ditto per il principe non desse fiorentini fastidio a' luchesi per esser nostri recomandati, et si arecordasseno non era tempo di far movesta. Item, che ne dagi la cauzion di ducati 15 milia: rispose l'orator che li soi signori non voleno far movesta, licet voglino il suo, et li oratori luchesi da' fiorentini fono ben visti, et che scriveria di questo a Fiorenza, et di li ducati 15 milia di breve si arìano, etc.
     
      Da Spalato, di sier Marin Moro conte, di 7. Come eri zonse il capitano di le fuste nostre ivi con una fusta in conserva, et partì ozi, à confortà molto quelli populi. Item, quello Sinam vayvoda del Monstar feva zente da cavallo et da pe', et per tre volte corer su quel teritorio, ma mediante le bone provision, et esser stà discoperto niun danno à fato. Item, era zonto lì el bombardier manchava le monition.
     
      Da Cataro, di sier Francesco Querini rector et provedador, di ultimo lujo. Scrive haver il campo dil Turcho esser a Monestier, dovea far il suo bayran picolo, et va verso la Morea dove prima dovea andar a Corphù; siché havia mutà hordine, et che Ferisbei dovea venir danizar quel di Antivari, et l'armada esser a cao Mantello. Item, quel vayvoda di Montenegro havia fato zente et poi le ha licentiade, pur dubita non fazi danno su quel contà maxime perché alcune ville non ha bona fama di fede etc.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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