Da Brexa, di rectori, di 26. Mandono certi avisi di Valchamonicha abuti nihil da novo.
     
      Di Asola, di sier Piero Lombardo provedador, di 25. Come queli cittadini non vol pagar il subsidio, voleno far consejo, unde lui provedador voria libertà di vender l'intrade.
     
      Da Riva, di sier Hironimo Baffo provedador, di 24. Danna molto Paulo Albanese contestabele, adeo per caxom sua si vicina mal con queli di Ten; et per uno soldato fo amazato in Riva uno cittadin di Ten etc. el qual contestabele è qui.
     
      Da Bergamo, di rectori, do lettere di 26 da sera. In la prima come, per uno religioso explorator mandato, si ha li lochi presi per franzesi, come apar per una poliza. Item, el signor Galeazo a dì 23 con 300 elmeti et 50 cariazi arivò a Pavia, et pavesi non volse acetarlo, et alozò in el barco, et li fo ditto le zente d'arme sta a la campagna e non in le terre a danizarle, perhò che lhoro medemi si vol difender in la terra. Et a dì 24 la notte il ducha levò dal castello di Pavia et Biagrasso alcune munition pizole et le [1161] fè condur a Milan. Item, si dice misier Zuam Jacomo si aproxima a Pavia, sarà aceptà in la terra, et el ducha fa ruinar do monasterii propinqui a le mure, uno di San Zorzi e uno di val Umbrosa. Item, per un'altra spia, hanno le zente franzese andavano a Pavia, et a Milan si dice la Signoria è d'acordo col ducha di Milan, et li dà il ducha Geradada e Cremona. Item, per un'altra lettera pur di 26, come al monasterio nel borgo di San Lunardo era venuto uno frate, dice haver bolle per esser lhoro capo, el qual è di nation brexan over mantoan, et li frati non l'hanno voluto aceptar; el qual è stato da essi rectori, et lhoro non hanno terminato alcuna cossa aspetando risposta da la Signoria nostra.