Da poi disnar fo pregadi, non fo il principe. Et in collegio fo proposto, per sier Filippo Trum procurator savio dil consejo, mandar io Marin Sanudo savio ai ordeni a Rimano a levar quel signor et condurlo in campo. Consigliato, sier Domenego Marin, sier Leopoldo Loredan procurator et sier Marco Zorzi non volseno per la spesa, li altri sì, unde fo expedito l'orator suo è qui, qual si parte questa sera et va a Rimano.
     
      Da Roma, di l'orator. Fo letto una lettera di 24 con grandissime credenze et dato sagramento per li avogadori a bancho a bancho, per la qual scrive aver ricevuto li sumarii di Franza mandatoli, et la lettera li è stà scritto ringraciando il pontifice dil legato manda. Et cussì quella sera fo dal papa et comunicatoli tutto, soa Santità disse: semo di la Signoria, non volemo esser de altri, et li havemo dedicato el ducha Valentinoes, et eravi il cardinal Capua et Borgia, et disse vi dirò cossa secretissima che domino Matheo foraussito di Cremona secretario di misier Zuam Bentivoy era venuto da sua Santità, voria ditto misier Zuam conzarsi con lui contra Milan, vol 100 lanze, et sia fato suo fiol cardinal, non [1174] voleno risponderli senza il parer di quella Signoria, et à mandato uno brieve al reverendo Brevio episcopo di Ceneda, è qui, vengi contra il legato Borgia et trati questa materia a Bologna parendo cussì a la Signoria. Item, manda una lettera, di 6, dil Concordiense, li scrive quello à tratato li oratori di Franza col re di romani. Item, à lettere da Liom dil cardinal di Roam, dice haver di 13, dal re, di castel Romorantino, che subito soa majestà dovea tornar a Liom.