Item, el conte di Cajazo era partito di Milan, et andato a Piasenza, et fra brieve dia venir a Cremona. Item, il campo francese è ingrossato. Et disse al ducha questo mexe di avosto li è contrario, come li à ditto Marco Ambrosio de Bosato, et poi il setembrio prospererà, et che una monacha religiosa, a la qual esso ducha à fato pregar Dio, li à ditto: Signor, ho fato oration, et vedo che è volontà de Dio che tu non sii più signor, etc.
     
      Dil podestà di Crema, di 30 avosto. Come l'Abacia di Ceredo vicina a Lodi fu presa da' nostri come scrisse et la fece custodir al presente. È andato domino Sonzim Benzom in campo, unde à scritto a li provedadori provedi di custodia, aliter quelli di Lodi la torà.
     
      Da Bergamo, di rectori, di 30 ditto. Per uno venuto di Milan, partì eri sera, si ha: come eri fu [1188] gran rumor in Milan, et fo amazato il thesorier da quelli di caxa dil Triulzi et Boromei, et il marchese Hermes era andato da misier Zuam Jacomo.
     
      Da Brexa, di rectori, di ultimo ditto. Manda alcuni reporti di uno contadino vien da Cremona, et di uno mandato per misier Girardo de Federicis dai sguizari, per intender la fin di quel Antonio Cazaro, fo mandato da essi rectori, et porta lettere di le tre lige de' sguizari, et di domino Gabriel Scanagato comissario di Cuora.
     
      Relation di Batista di Gabiam. A dì 21 fo in Cremona, et che cavalli 500 dil conte di Cajazo, 200 di la madona di Forlì et 200 provisionati si levono di lì et andono a Sonzim da domino Marco da Martinengo, poi tutti insieme fono a Pizegheton demun a Pavia, et che a Cremona manchava tre cittadini di principali, non sanno dove si fusse, videlicet Galeazo di Milij, Bortolo di Mazi et uno altro, si divulga questi o esser in castello retenuti, overo sono stà mandati a Milan.