[1191] Di Crema, dil podestà di ultimo. Haver per via di Lodi la perdita di Alexandria salvo l'haver e le persone di la terra, et li ducheschi spogliati di arme e cavali e fati presoni, et fono morti queli fono in la bataja, e il campo francese andava verso Pavia, et il ducha levava l'artilarie di Pavia et feva portarle in castello di Milan dove par aspeti l'assedio. Item, non è arme in le botege di Milan più per esser stà quelle tolte per li zentilhomeni di Milan per difension di le lhoro caxe, et mo terzo zorno da sera in la contrà di Visconti fo tajà a pezi il thesorier, et che 'l ducha non ussiva di castello quasi più, et quel populo era fato licenzioso. Et noto. Per uno aviso vidi che par ditto thesorier sia stà amazato da 4 strasvestiti, quali andono poi la matina fuor di Milan verso il campo de' franzesi.
Da Caravazo, di sier Zuam Antonio Dandolo, di 31 avosto. Come hessendo lì per sue fazende, parse a li provedadori farlo governador di quel locho, et cussì è intrato aceptato dal populo alacri animo, è stato in rocha per tuor monition, à trovà gran ruina per il fuogo, non ha potuto veder nulla, ha tolto 50 homeni e fa tirar via el ruinazo, provederà etc. tamen prega la Signoria non sia tenuto tropo.
Di Cadore, di sier Andrea Dolfin capitano, di ultimo avosto. Come eri a hore 22 vene uno nembo e trete una saeta nel castello a la cima di la torre dove era di sotto barili 32 di polvere et 204 sachi di monition, adeo se impiò el luogo de sora e brusò, et per la polvere levò il tetto et portolo in alto e vene zoso poi da una banda dil castello, adeo non fè altro danno; dimanda la Signoria provedi: unde fo balotato mandarli alcuni barili di polvere et scritto debi reparar et conzar quella forteza.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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