Item, quella note el ducha era partito verso Como, va come si crede in Alemagna. Item, esser venuto lì a Caravazo uno fiol di misier Jsaia Secho con alcuni homeni d'arme per servir la Signoria nostra, voleva li fesse uno salvoconduto a Rivalta, non l'ha voluto far, ma lo manda a essi provedadori in campo. Item, eri sera uno partì di Milan a hore 18 et ozi è zonto lì, aferma il partir dil ducha con li balestrieri, et tutto Milan crida Franza, Franza, et molti zentilhomeni è partiti e andati contra misier Zuam Jacomo Triulzi, el qual ozi dovea intrar in Milan. Et è da saper questa lettera di Caravazo era drizata a li provedadori in campo.
     
      Da Crema, venute questa matina a hora di collegio, dil podestà, di primo a hore 16. Come è ritornato uno suo messo da Milan, partì eri sera a hore do di note, fu in castello per aconzarsi per provisionato col ducha, el qual ne havia 1000 zoè 500 alemani e 500 italiani, referisse el ducha venere mo terzo zorno stete in gran coloquio col cardinal Ascanio, et era tutto pavido, et in quel zorno mandò do soi figlioli fuora dil castello verso Alemagna, et eri esso ducha a hore una e mezo di note si partì con il conte di Cajazo, misier Galeazo di Sanseverin et 400 cavali lizieri et 500 alemani et 200 italiani provisionati di la sua guardia, e prima mandò 20 muli cargi e uno careton coperto di legname e pano negro tirado da otto cavali boni, et ditto tutto è pieno d'oro, zoje e arzento, si judicha vanno verso Alemagna, lui ducha era a cavalo vestito di negro, ha lassato in castello el conte di Cajazo con 300 provisionati italiani, et il castelan in la rocheta; e dicitur haver inteso da li provisionati dil castello che venendo il Triulzi ge dariano la rocha, et che il thesorier fo ferito non era morto ancora, ma non pol campar per tante ferite have; et in Milan non c'è più governo non si fa raxon, non si tien le bollete, tutti atende a le cosse sue, et il cardinal Ascanio non si sa dove sia.