Da Brandizo, di sier Polo Fero castelan, di 16 et 20. Come era stato uno suo amico lì, li à ditto il re à mal animo, à tratato in Otranto, et fa venir sue zente a Gravina, demum a Lece, mia 24 lontan da Brandizo, zoè cavalli 1000; avisa la mala custodia è in ditta forteza, solum page 33, et dice el governador qual li mandò 4 paesani non li à voluti tuor; per tanto avisa il tutto a la Signoria acciò provedi, etiam perché l'amico li ha ditto tal nove a niun altro à voluto dir.
     
      Dil ditto, di 20. Come era ritornato quel suo amico, disse esser venuti 150 homini d'arme a Lece et 400 jumente, el re à mandato de qui intorno, et dice il re di Franza non verà contra Milan, perché li baroni non vol, et li disse di l'armata dil Turcho che era in Portolongo, come ave per via di uno zudeo.
     
      Da Brexa. Havendo scripto di sopra le lettere, di do, et perché più difusamente qui soto le noterò. Come essi rectori scriveno haver lettere di Francesco Stella vicario di Pontevicho, di primo a hore una di note. Li scrive esser zonto lì domino Jacomo de Sereni in quella hora cittadim cremonese, li ha ditto eri sera a hore 23 tutta Cremona corse a rumor contra il luogotenente et podestà, quali si serono in palazo, et cremonesi hanno preso le chiave di la terra e dimandano San Marcho per suo signor, il cavallo à percosso ditto cittadin; per tanto hanno mandato a li provedadori tal nova che in do hore l'averano. Item, essi rectori post scripta dicono haver che Alexandria si prese, morte 8000 persone, Piasenza, Pavia et Parma si rese al Triulzi per nome dil re, et in questa hora il Triulzi se ritrova in Milan, et il ducha è fuzito con alquanti de soi con el thesoro suo, et il fradelo Ascanio cardinal et quello di Sanseverin et quel di Ferrara è serato ne la rocha; et queste nove li ha ditte domino Bernardin da Martinengo et Zuam Catanio, quale per esser homeni degni di fede le scriveno.