Et hessendo ozi pregadi suso, vene lettere da le poste.
Da Brexa, di rectori, di do, hore 17. Come mandavano una lettera abuta da sier Francesco Valaresso castelam di Pontevicho quasi di quella sustantia di quella mandoe il vicario questa mattina. Come tutta Cremona è in jubilo; et mandoe alcuni versi fati in obrobrio dil ducha di Milan, et aspetano la nova di Cremona. Item, è zonti 500 spagnoli, aspeta quelli di Urbin; li qual versi fono lecti in pregadi et sono questi notadi qui soto, et molti ne have la copia.
[1198] Da Pontevicho, di sier Francesco castelan, di primo, ai rectori. Come era venuto a lui uno messo di misier Gabriel di Milij primario cittadin cremonese suo amico: li à ditto quella terra esser in remor, et lui haver le chiave di le porte qual tien a nome de la Signoria. Item, ha come Milan è in arme, hanno amazà misier Antonio di Landriano thesorier, et altri oficiali et camerieri dil ducha, el qual ducha era partido da Milan, et che Piasenza era in arme; siché advisava tal nove.
Da Bergamo, di rectori, di primo. Come per alcuni, partì eri di Milan, et certi frati di San Domenego vicentini hanno inteso Milan esser in arme, et il ducha partito et andato verso Como, et tutto Milan chiamava Franza; et come misier Zuam Jacomo sarà mia 18 propinquo, tutto Milan vi anderà contra et cussì si renderano al re di Franza.
È da saper ozi fo divulgato per la terra una zanza, et facto auctor sier Cristofal Moro è dil consejo di X: come Pistoia, Lucha et Pisa haveano levà le insegne di San Marcho tamen nulla era, tamen la terra parlava.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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