Da Brandizo, di sier Jacomo Liom, di 15. Come il re à mal voler verso la Signoria, à dato danari a le zente, aspeta il Turcho ne dagi qualche disconzo per poter lui invader le terre tien la Signoria nostra in Puja, la città di Bari ch'è dil ducha di Milan sta con gran guardia, murato le porte solum una, non lassa intrar se non do nostri al trato dentro. Item, à nova di Durazo, di 12, il campo turchescho andava verso Lepanto. Et per uno gripo à l'armada turcha esser zonta a Portolongo, etc.
     
      Dil ditto governador, di 16. Eri zonse a Leze uno orator regio stato al Turcho, nominato domino Jacomo Pignatello, con gran alegreza porta cavalli a donar al re, et do veste d'oro una al re l'altra a la raina, à confirmà la pace per anni 50, vol il Turcho esser con il re a una fortuna; el qual orator mandò uno suo secretario lì a Brandizo con lettere credential, volea scuoder certi crediti non da conto, li disse esser stato in Turchia e haver cavalchà col campo dil Signor qual tenia 30 mia et è assaissima zente. Item, scrive come queli castelani sier Jacomo Barbaro del Scojo et sier Polo Fero li hanno dimandato homeni per custodia, li ha risposto non esser solum 8 provisionati su la piaza uteli, non vol dar li regnicoli, per tanto prega se li mandi 25 fanti e danari per le page.
     
      [1203] Da Ferrara, dil vicedomino, di 3. Eri gionse lì la nova di la fuga dil ducha di Milan, il signor fo in coloquio con li oratori milanesi, poi ussì per la porta di Santa Maria di Anzoli intrò a Belfior, la terra è rimasta muta, il signor li duol non per carità habi al ducha suo zenero ma per lui.