Sotoscritta [1205] humilis servus vicarius inquisitoris brixiani ordinis praedicatorum. Et dice cussì: Serenissimo principe et Signoria protetor et conservator di la fede cristiana. Et avisa come in queli zorni passati condanò tre preti homeni sceleratissimi, et hanno confessato et per testemonii convinti, et de consilio plurimorum doctorum, et non hanno portato la penitentia, videlicet do di lhoro, el terzo rupe la prexon et scampò, uno è prè Martino, l'altro è prè Hermano, quali insieme col vicario di lo episcopo condanò per heretici, impenitenti et li consignò in publico a li rectori per dover esser brusati; adeo per il papa la causa lhoro è stà comessa a doi judici dati da la summa penitenziaria, li quali sono homeni infami, et multis criminibus notati, videlicet domino Antonio Cavacia arciprete et domino Apolonio sacrestano infamissimi in tutta la città. Per tanto prega la Signoria scrivi ai rectori, chiami dicti judici et li orta suspendi la causa per tre over quattro mexi, interim manderà a Roma e provederà, et si questo la Signoria farà da parte de Dio promette vitoria contra tutti li soi inimici. Et mandò la copia di le lhoro heresie confesse quale sarano qui avante notate. Unde consultato in collegio, et il principe era molto caldo, et tal lettere non erano lecte ma io fui causa farle lezer, unde fo scritto a li rectori di Brexa, sier Polo Trivixan el cavalier e sier Zuam Francesco Pasqualigo doctor et cavalier, debano chiamar li dicti judici e comandarli non aldi nì procieda né se impazi in questa causa per quanto hanno a caro la gratia di la Signoria nostra, fino altro li sarà ordinato, et debino interim in prexon custodir questi nephandissimi condenadi.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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