Data die quinto septembris.
     
     
      [1499 09 05]A dì 5 setembrio. In colegio eri nel consejo di X vene di campo di provedadori lettere date a San Martin apresso Cremona a dì 2, hore tre di note. Come quella matina si haveano levato da Sonzim, et venuti lì ad alozar mia 5 di Cremona. Replicha sono stati in la rocha di Sonzim con l'orator francese, et quel castelam volea esser fato zentilhomo, et hanno trovà 200 pezi d'artilaria vituarie et munitiom per assai tempo. Item, che haveano mandato soto le mure di Cremona el signor Bortolo d'Alviano, conte Alvixe Avogadro et conte Vetor da Martinengo a dirli, atento la fuga dil lhoro ducha, si dovesseno render a la Signoria, et non aspetar altro danno, et lo haver lo exempio di tutti altri lochi si haveano reso, et tornono questi, referisseno voleano essi cremonesi zorni 20 di tempo tandem si hanno risolto in zorni 4, et vol uno salvoconduto di mandar 6 over 7 cittadini a Milan per intender la verità, et consultato con l'orator francese, governador, condutieri etc. et il capitano di le fanterie hanno terminato concedergelo, tanto più per [1209] non esser ancora tutta la nostra zente d'arme zonta in campo, nì le fantarie, nì le artilarie, qual solicita siano mandate. Et hanno scritto a tutti li rectori mandino li provisionati deputati, acciò si possi operar, et che l'Alviano li ha ditto in Cremona esser tre parte: una vol San Marcho, una misier Zuam Jacomo Triulzi et una Franza.
     
      Da Crema, dil podestà, di do. Come è ritornato l'ultimo messo, mandò in campo da' franzesi, quel zorno a hore 20, dice partì eri da Castelnovo, dove era messer Zuam Jacomo, le zente franzese è pur verso Alexandria, et è pocho più zente di quelle erano, non è venute in campo artilarie, benché ne habino assai di lochi presi di Milan, che solum in Alexandria era boche 250. Item, dice che li vene quel dì a misier Zuam Jacomo una lettera, li diceva venisse presto in Milan per la fuga dil ducha, qual rispose: io so et ho saputo tutti i andamenti dil ducha, et sarò avanti che lui.