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      Etiam fo electo di la zonta sier Vicenzo Grimani di sier Antonio procurator, licet fusse molto zovene pur per causa dil padre, era zeneral. Et da poi consejo si redusse consejo di X e prima fo collegio.
     
      Di campo di provedadori a San Martin, a dì 4. Come non restano di tramar acordo con Cremona, hanno parole di speranza, fanno le mostre e fate le manderà, et manda li provisionati, serve in tutto...; e il capitano di le fantarie laudono, qual non vol la Signoria sii inganata, et fece apichar uno provisionato che rispose per uno altro qual però era fante sacomano. Item, questa note, per le scolte nostre, fono presi alcuni fanti di Parma andava in Cremona, et dove sta queli dil castello nostri treteno bombarde e la terra fu a remor. Item, si ha luni la città di Parma cazò fuora li ducheschi e il comissario e chiamò franzesi dentro. Item, Zuam Paulo Manfron si duol dil suo homo d'arme, è in Friul, non è stà lassato venir per il luogotenente di Udene. Item, che li homeni di Castel Liom et Casalmazor ozi si haveano reso, et ha jurato fideltà. Item, poi scripta, ebbeno una lettera di misier Zuam Jacomo, di tre, data a la Stella: avisa la città di Parma esser stata da lui a dimandar il conte Filippo di Rossi vi vadi in stato, et perhò scrive non vi vadi acciò non siegua qualche disordine perché 'l roy non li mancherà di justicia; et cussì essi provedadori feno comandamento al conte preditto non vi andasse, né mandi alcuno.
     
      Di Crema, dil podestà e capitano, di 4. Come, per uno messo venuto di Milan, partì eri, fo in castello: ha, poi el ducha partì, lassato ben custodito il castello dove è 2000 provisionati, posti in questo modo zoè al Revelin varda verso la piaza uno arlievo de Filipin da Fiesco con provisionati 1200, da l'altra banda verso di la terra Bianchin da Lodi arlievo dil ducha e favorito, et posto verso la piaza Filipin dal Fiescho et ditto Bianchin, aloza dove era la canzelaria e stantie, a l'intrar di la porta dove era la stantia dil ducha misier Jacomo da Corte fratello dil castelan, in la rocha misier Bernardin da Corte castelan, et in castello per tutti li torioni vi è uno [1222] castelan, et ha il governo dil castello ditto Ambruoso da Corte e Filipin dal Fiesco, e prima si partisse il ducha dete una paga a tutti.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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