Item, il conte Vetor da Martinengo ha afirmato il conte di Mixocho, fiol di misier Zuam Jacomo, è a Milan, esser maridado in una fiola fo dil conte Zuam Boromeo.
     
      Reporto di uno nontio di uno di primi di Cremona mandato a li provedadori in campo e di 12 deputati a la guerra. Come non saria stà tanto quella cità ad aversi dato a la Signoria, si non fosse che misier Zuam Jacomo li à scrito non si rendi, ma vol venirla a socorer, e non vol che venitiani l'habi. Item, in la città è la mazor parte per san Marco.
     
      Da Bergamo, di rectori, di 5. Come hano nova misier Zuam Jacomo è intrato in Milan, e tre caxe domina quella cità al presente, videlicet Triulzi, Visconte et Boromea, et non voleno franzesi, et che misier Zuam Jacomo vol venir a socorer Cremona con 5000 persone, vol si mantengi in libertà. Item, che 'l ducha di Milan era a Como nel vescoado, e lì stava, e Como havia levà le bandiere di l'imperador, et fo mandato uno milanese, domino Coradim de Vilmerchà, a governo di quella terra, e li citadini li disse si levasse aliter farìano, tamen è pur lì. Et qui va l'aviso notado di sopra dil cavalchar dil ducha per Milan col ducheto, et esser scritto di sopra per eror.
     
      Da Brexa, di rectori, di 5. Come quel monoculo corier è zonto lì con lettere, va a misier Zuam Jacomo, e poi a l'orator in Franza, qual partì e andò verso Milan, et ozi è tornato, dice niun è lassato passar, et che milanesi fanno far gran zerche per trovar lettere, ergo etc.
     
      De li dicti rectori, di 6. Come han ricevuto nostre lettere in risposta di oficii da esser dati, cussì eseguiran con li citadini.