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      iato a fare; potria ben dire, o Idio non ha volesto, dicho che sta volta l'à potuto più sti ribaldi, etc. Non parlo a passione, ma ben a raxone, et cussì Dio me ajuta. Or non più haveria ben che dire, ma anderia massa in suso: l'è più zorni che qualche colonna se inchinava, etc. Data la trombeta de ricolta tornassemo al locho, primo le nave et galie grosse che erano andà solazo in mare se ne stete la note, similiter nui se metessemo in mar.
      A dì 13 ditto. Pur in mar su le volte, circum circa al Prodano dove era l'armata turchescha, le nave nostre erano disperse, l'è parechii zorni che il capitano di le nave à mostrato etc. A hore 4 de dì zonse tre caravelle da Veniexia.
      A dì 14 ditto. Pur sempre su le volte. Ma la magnificentia di misier insieme con li magnifici provedadori deliberò dover redurse al Zante, et in quel locho redurse tutta l'armata insieme, sì per fornirse d'aqua come a proveder per Lepanto et Corphù, atento che quel magnifico zentilhomo misier Andrea Loredam se habi partito et lassato quelli lochi etc. Perhò spazò tre galie a la volta del mare, zercando la nostra armata, et trovata imponerli dovesse de fato venir al Zante.
      Item, il danno nostro seguito è stà grande per dicto disordine, ma più per haver perso tanto universal bene, le do nave grosse brusate senza scampo de homeni fino qui, et la nave Brocheta ma scapolò parte de li homeni, et lo danno de lo inimico è stà pocho a quel aspectava, la sua nave più grossa con tutti li homeni et con quel ladro di Camalì brusati, tamen Camalì non si brusò, un'altra naveta a fondi, do schierazi graditi cargi de munition, vituarie, tre altri legni, et l'altra nave granda assai mal conditionata, et più, ma fina qui non posso zertifichar unum est sono rimasti una nave et tre galiaze, el resto per mia fè non è da temer, tamen vedendo seguir le cosse che è seguite me faria temer una [1235] barcha da Padoa.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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