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      E non fono leti.
     
      Da Ferrara, di sier Hironimo Donado doctor vicedomino, di 6 et 7. Come quel signor ducha era di mala voia per le nove di Milan et la fuga dil ducha; si aspectava il cardinal suo fiol, ma ha mutato pensier di venir lì; et il ducha manda a Parma misier Borgo da Corezo, si judica à comission tratar cosse con Franza. Item, de lì si facea preparamenti per la venuta dil cardinal, e il signor vol honorarlo assai, qual è zonto a Fiorenza. Item, misier Batistin di Campo Fregoso è partito de lì, non si sa dove sia andato. Et per la lettera di 7 scrive ditto misier Batistin è venuto da lui a dirli era stato a Venecia solum hore 5, ha parlato a l'orator franzese, vol andar a Zenoa, è servo di la Signoria.
     
      Da Ravena, dil signor Pandolfo Malatesta di Rimano, di 7. Come era zonto lì con le zente sue, et l'ordine scripto di sopra, anderà in campo a Codignola ubedendo la Signoria nostra in tutto.
     
      Di Nicolò Lutio di Monte Alboto contestabele. Si oferisse venir con bona summa di fanti a servir la Signoria come fè l'anno presente.
     
      Di Ragusi, di l'abate di Meleda, di 30. Come è nova de lì, la Signoria nostra haver dato rota a l'armata dil Turcho, si alegra.
     
      Dil Zante, di sier Nicolò Ferro provedador. Come havia mandato homeni di quella ixola a Nepanto justa li hordeni del zeneral.
     
      [1257]Copia di una lettera scritta per sier Alvixe Marzello
      capitano di le nave armade, a la Signoria, a dì 16 avosto.
     
      Con grandissimo dispiacer e dolor cordial dirò a vostra serenità il tutto, perché mai sperava nì pensava veder tanto disordine e pericolo quanto ho visto, e questa è la mera verità. Io stava in hordine e preparato con queste nave armate per poter contra l'inimico gajardamente operarmi, perhò sempre a obedientia dil magnifico zeneral, e reduti al Prodano de suo comandamento dove stessemo tutta l'armata zorni 6, et l'armata dil Turcho era al porto Zonchio; a dì 11 andai da sua magnificentia, el qual con animo aliegro et gran corazo oltra li sapientissimi aricordi mi dete una comission in scriptis con ogni ampia libertà e autorità di le nave quanto a la bataglia, possendo punir etc. come mi pareva.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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