Lui secretario era rimasto in Milan per avisar dil tutto la Signoria nostra.
Da Brexa, di rectori, di 8 a hore 4 di note. Come havendo auto lettere di domino Leonardo Surian podestà di Lovere, come havendo corso todeschi in quelle valle facendo danni sopra quelle montagne, avisava acciò si provedesse: unde essi rectori dubitando di Valcamonica havia remandà Jacomo Gavardo, et scritto in val Trompia et in val di Sabia dagino ajuto in Valchamonica bisognando. Item, hanno scritto in campo a li provedadori voriano che Lazaro Grasso, vien di Verona con 300 provisionati, qual dia zonser quel zorno lì a Brexa, fusseno contenti lo mandasse in Valchamonica, etiam mandi qualche caval lizier: etiam haveano scritto a Bergamo di queste nove. Item, eri zonse lì a Brexa el signor Antonio Maria di Sanseverino con Placidio, vano a Milan. Item, ringraciano Idio dil render di Cremona.
Da Ferrara, dil vice domino nostro, di 9. Come quel zorno era ivi intrato il reverendissimo legato cardinal Borgia, vien qui, il ducha li andò incontro, etiam esso vice domino con assai cavalli, preti, frati, etc. con le cerimonie. Alozò in Schivanoja, et doman poi pranzo va a Ruigo, mercore vol esser a Venecia. Item, è venuto una lettera a l'orator dil ducha di Milan, era lì a Ferrara, scritta per li gubernatores illustrissimi status mediolani, li avisa haversi dato al re cristianissimo di Franza. Item, il vice domino sempre havia fato compagnia al legato, come era suo debito, et fono deputati molti patricii a dover andar a Chioza, et altri a Malamocho, preparato il bucintoro et paraschelmi.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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