Da Ravena, dil podestà, et capitano date al passo de Madrara, a dì 9 a hore 18. Come era zonto lì, et trovò Jacomazo da Veniexia ferito in una cossa da uno pasador, qual era rimasto solo con Colla suo fiol et Meleagro da Forlì a quella impresa. Et eri nel borgo di Codignola andate ditte zente per alozarvi con homeni d'arme, 50 dil signor di Faenza et 50 balestrieri a cavallo et quelle zente dil signor di Rimano, et piantate le bombarde, ussite a hore 8 zercha 200 fanti di la terra volendo tuor l'artilarie nostre, et quelli di Faenza et Rimano fuziteno, lui [1279] Jacomazo stete forte et scaramuzò con lhoro; fo feriti di nostri numero 25, de' inimici molto più, et dice in la terra era un grosso squadron de fanti da 1000 in suso, et dubitando nostri la note non li venisse adosso, levò l'artilarie, et erano venuti lì, zoè questi tre capi Colla, Greco et Hironimo di Tarsia. El signor di Rimano vene mia 4 lontan da Ravena ad alozar, et 7 da Codignola, con le sue zente; quelli di Faenza andono a caxa. Conclude, quelli di Codignola sono obstinati, et non si voleno dar per niun modo; sono superbi, poi Faenza non vol; Rimano fuze; sono fanti 2000 dentro hanno favor di Bologna, Lugo, Bagnacavalo et Forlì, hanno do boche de artilaria et 700 homeni da fati in la terra, et nostri non sono se non 470 cavalli et 700 fanti, et niun vol la Signoria nostra l'habi; quelli di la terra haveano brusà uno borgo, ruinà caxe, tajà albori apresso la terra, siché la Signoria ordeni.
     
      Da Gradischa, di sier Andrea Zanchani provedador zeneral.