Poi esso misier Zuam Jacomo li parlò in materia di Codignola, dicendo havia scritto a la Signoria desistesse, per esser loco spectante a la regia maestà. Item, monsignor di Obignì non è in campo, è rimasto amalato, et monsignor di Lignì è zà mia 25 lontan di Milan, e manda el baylo del Degium a' sguizari a farne 6000 con danari et hordine, intendendo todeschi voler etiam essi sguizari mandi de qui; et par la pace sia conclusa tra il re di romani et sguizari, et mandole la copia di capitoli, comenza cussì: che in prima li sie judici di la valle di Pretena che la regia maestà comprò dal conte di Amatia dieba esser subiecti al re, et li do judici che mancha a jurarli ubedientia debi zurar in forma, et va poi discorendo li altri capitoli etc. Item, scrive esso secretario, domino Jacomo di Rossi esser venuto lì, misier Zuam Jacomo non li fè bona ciera, a cavalo lo scontrò, et ha dato San Secondo et uno altro castello in Parmesana, fo di Rossi, al conte Troylo di Rossi è in campo franzese, et si adontò di la incursion fece far il conte Filippo di Rossi a queli castelli fo soi in Parmesana, dice è dil roy. Item, domino Antonio Maria di Sanseverino era lì, el signor dice non havia di bisogno di lui al presente.
     
      Di misier Zuam Jacomo Triulzi regio locotenente a la Signoria nostra, data in campo a Belant a dì 9. Avisa come à hauto Milan e il castello per nome dil re, spera li soi harà abuto Monza, et che la maestà dil re partì a dì 6 da Liom, verà presto a Milan, si oferisse.
     
      Introe li capi dil consejo di X e mandati tutti fuora.