Vene Piero Dentize, nuntio di monsignor di Lignì, et con li capi di X, per più auctorità li fo ditto quello era preso dicesse a monsignor di Lignì in risposta, qual poi si partì per Milan.
     
      Vene domino Julio da Martinengo da Brexa, et intrò con li cai di X soli, et questo per certa praticha ha in Alemagna; et vene uno vestito da corier di Alemagna, credo fusse qualche praticha secreta con domino Marquardo so parente.
     
      Da Roverè, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà. Come havia el signor Lodovico esser zonto venere a Meran, et ha fato discargar some 52, si dice era danari. Item, feva zente, eravi li tre cardinali, arà boemi con lui, et il re di romani è pur in guerra con sguizari, et dia romper in favor dil signor Lodovico per tre vie, una verso Milan, una Roverè, et una in Friul.
     
      Da Feltre, di sier Mathio Barbaro podestà et capitano, di 15. Haver certo la pace non esser fata tra sguizari et il re di romani, tamen el signor Lodovico procura la se fazi, dubita non siegui qualche novità, voria li fusse mandà bombardieri per non vi esser monition etc. Et cussì li fo mandato do bombardieri, etc.
     
      Da Crema, di sier Hironimo Liom el cavalier podestà et capitano, di 14. Come havia, a dì 4 di l'istante el signor Lodovico alozò a Belazo a castello di domino Marchesin Stanga sopra el lago di Como dove disnò, et zobia poi in una picola barcha con ditto domino Marchexin et uno altro in abito incognito sopra uno fasso di fieno passò, et in altra [1309] burchiela grossa vi era assai forzieri, et do altre apresso pur grosse eravi provisionati et balestrieri, et a dì 5 a una torre chiamata Vologno lontan di Belazo mia 12 a hore 19 arivoe, et quelli dil lago inteso andò a ditta torre molti homini del paese in assai burchiele per retenir ditto signor Lodovico et tuorli il suo, deli una bataja a la torre nella qual era il fradelo dello explorator nostro, referisse questo, et fono morti di questi paesani tre, et ritornono a casa.