[1318] Da Milan, di Zuam Dolze secretario, di 14. Come ha ricevuto nostre lettere di 4, andò da misier Zuam Jacomo, era il capitano Rubinet, monsignor di la Palissa et 4 altri capitani franzesi con lui. Primo si alegrò nomine dominii nostri di haver hauto il dominio di Milan per nome di la cristianissima maestà. Item, ringraciò di le oferte. Item, monsignor di Obignì non era ancor venuto in Milan, et monsignor di Lignì è a Como, si aspetta ritorni. Item, hauto obstasi dil castello, e il castelan ha mandato a Trento, tamen è ordinato ditto messo sia retenudo per la via acciò non vadi. Item, manda a la Signoria nostra una lettera di misier Zuam Jacomo ringratiatoria et è sottoscritta Io. Jacobus Triulzius comes regius locumtenens gen., et è fata di man di Placidio suo secretario in Milan.
Dil ditto, di 15. Come in execution di nostre lettere andò da misier Zuam in Como, in materia di Codignola parlando, qual rispose la Signoria non si doveria impazar per esser dil roy, e che tutti cridava la Signoria ha tropo dil stato di Milan, et conseglia non si cerchi altro, et dice hessendo lui di là di Po queli di Codignola li zurò homagio per nome dil re dicendo la Signoria non dia haver si non tra Adda e Po per li capitoli. Item, ha lettere di 10 da Lant dal comissario ai grisoni: come hanno fato gran festa di le vitorie dil roy e non hanno concluso liga con il re di romani. Item, li disse ozi, ch'è 15, il re dovea passar li monti. Item, parlando insieme zonse uno corier con lettere di Codignola, li dimandava socorso, et ditto misier Zuam Jacomo disse con colera quella Signoria fa troppo.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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