Et la Signoria dette audientia. Et sul tardi gionse uno gripo con lettere di mar, unde reduta la Signoria col collegio in sala da basso dil principe fo letto le lettere.
Da Corphù, di sier Antonio Moro baylo et capitanio et consejeri, di 8. Manda le lettere dil zeneral, et aricorda sia provisto di fanti per quel locho.
Dil capitanio zeneral date in galia apresso il Zante, a dì 2, 3 et 4 de l'istante. In la prima: come era venuto con l'armata lì, et la turchescha andò in golfo come scrisse, et dubita non sii tratato in Corphù, la galia Polana grossa stata a Modon era tornata in armata. Item, esser zonte tre nave di Candia con biscoti di Cypro, siché arà pan in armada fin mezo octubrio; starà lì al Zante a sopraveder quello farà turchi. Et che il capitanio francese volendo partirsi, vene da lui el gran maistro di la religion et monsignor di Siampagna capitano di la nave Celanta dicendo volevano levarsi, non li valse alcuna persuasion, et mandoe li tre provedadori dal capitano [1323] a persuaderlo non si partisse, non fu possibile, li promise etc. Et dicendo si pur si volea levar si levasse di note, et desse fama andar in levante a danni dei turchi, non volseno far nulla, et di zorno si levò. Item, a dì ultimo zonse in armada la barza patron sier Sebastian Moro, li portò ducati 4000, el capitanio spazò in Cypro per formenti, et volendo pur saper qual cossa di Lepanto che nulla intendeva, mandò do galie sotil verso Lepanto a la volta di golfo, quale trovò un bregantin, li disse Lepanto si havia reso salvo l'aver et le persone, cossa zà per avanti tramata con lepantini, et haver da uno come in porto erano galie turchesche.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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