L'imperador era a Ala marti, dovea esser a Meran con persone 25 milia, prima doveano far capitoli e concluso queli dovea zonzer 10 milia cavali; et l'imperador ha mandato a dir a ditto signor Lodovico non si desse affanno, lo voleva ajutar quam vis la pace di grisoni et sguizari non fusse seguita, che fo ditto esser fata per anni 12, e poi finiti si dovea cognoser fra lhoro si erano sotoposti a l'imperador o no; et che il signor Lodovico è stato di bona voja, et do zorni avanti si partì convochò tutti li soi e disse si me volete servir di bon core vi darò danari, e si [1347] dimandè licentia vi la darò, e subito fece la mostra a tutti i homeni da conto e li ultimi furono li stratioti che fuziteno da Pisa, e fata la mostra disse verso li cardinali chi ne havesse 10 milia di questi farìano gran fati, e quel tristarello dil conte di Cajazo posseva far di gran fati a la guerra di Fornovo quando l'andò per tuor la via al re e non dovea mai lassar dismontar queli cavali lizieri havea né li stratioti.
Di Valchamonica, di Zuam di Bulgari capitano, data a Breno a dì 21 al capitano di Brexa. Come era zonto lì Gasparo fiol di Piero da Vion, fo mandato per lui a Bolzan e Meran, e dice mercore non era ancor il signor Lodovico zonto a Bolzan, era a Meran con comission aspetar lì el re di romani, qual sarà fin 4 zorni per concluder la pace con sguizari et era zente assai a Meran et Bolzan; et ditto signor Ludovico non si mostrava molto, ha mandato misier Galeazo Visconte ha tratà la pace con sguizari, et era col re in campo in Soavia nella Alemagna bassa a levar 15000 persone, e fata la pace il re ge darà tutte le persone sono con lui in campo contra sguizari.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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