Da Cremona, di sier Marco Antonio Morexini el cavalier, di 13. Lauda quel castello è di le belle forteze de Italia, qual fu fato far per il conte Francesco, dove li ha lassà Zuam Mato con 200 fanti. Et l'orator franzese ha ditto mercore il re saria in Milan, et che monsignor di Lignì era stà in castello, et Bernardin da Corte fu castelan li disse haver hauto una lettera dil re di romani e dil signor Lodovico si tenisse lo voleva socorer. Item, domino Leonardo Botta cittadin cremonese era stà da lui provedador, e li ha ditto haver da Milan per via secreta monsignor di Lignì rimaneva governador di Milan, et misier Zuam Jacomo Triulzi andava con le zente verso Pisa e Lucha. Item, uno Piero Strozzi era venuto da lui a dimandarli licentia per nome dil marchexe [1363] di Mantoa di alozar lì a Cremona, qual va a Milan dal re, videlicet alozi in caxa di domino Zanin Stanga, non li ha risposto nì sì nì no, siché avisa dil tutto.
     
      Di campo, di sier Nicolò Foscarini provedador zeneral, di 23 apresso San Martin. Come era stato a Pizegeton et scrive il bisogno e la beleza di quella forteza, et queli di Pizegeton li dimandò lire 708 imperiali che son zercha ducati 300 a lhoro promessi per domino Marchio Trivixan provedador, et hanno parlà gajardo. Item, ha ricevuto nostre lettere li comete debbi andar a veder le forteze dove bisogna, cussì farà et zà ha dato principio a Pizegeton.
     
      Dil conte di Pitiano governador nostro, data in campo apresso San Martin, a dì 23. Si allegra di l'aquisto di Cremona con la Signoria nostra, et lauda supra modum il castello di Cremona.