Dice esso conte Bernardin si lui havesse 8000 cavali di nostri li basteria l'animo di obstar a ditta hoste etc. Or ditto signor scrive si provedi.
Di Roverè, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, di 25. Come eri il signor Lodovico, per avisi ha, andò a Inspruch e li fioli rimase a Brexanon, et ozi è passato de lì uno prete Bortolo de Garzonibus, stato capelan in Alemagna col cardinal Ascanio, va a Caravazo a certi soi beneficii, dice il ducha olim di Milan ha ducati 400 milia et zoje di assà valuta, et che l'arzivescovo di Zenoa misier Zuam Maria Sforza fo fiol dil q. ducha Galeazo, et prothonotario sforzesco misier Sforza fo fiol dil signor Polidoro, lo episcopo di Lodi fo fiol dil ducha Galeazo e il prothonotario Sanseverin qual va a Citadella e uno fiol di misier Batista Visconte haveano tolto licentia dal signor Lodovico per partirse. Item, ogni dì passa zente de lì vanno a Milan, e ozi passò 100 cavali di balestrieri e uno fratello dil conte Ranuzo va in Veronese. Item, ivi era arivato domino Lazaro Grasso con gran pioza.
Da Brexa, di rectori, di 25. Come haveano lettere di Zuam di Bulgari capitano di Valchamonica esser zonto lì a Breno la compagnia di Zuam Griego e lui è rimaso a Iseo amalato, voleno danari.
In questa matina tra li savii reduti da parte fu consigliato la comission a li oratori nostri vanno a [1366] Milan dal re, perhò che si havea lettere di 26 da lhoro dil zonzer a Vicenza.
Da poi disnar, fo consejo di X, et vene lettere do sole.
Di Portobufolè, di sier Francesco Querini, podestà. Come inteso turchi venir in Friul, quel locho è senza munition, prega li sia mandato.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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