Dil ditto pur di 27. Come di qua da Lodi era stà fato uno revelin, per il signor Lodovico, grando come il palazo nostro, qual al presente per esser aspectante a la Signoria nostra per li capitoli per francesi vien ruinato; lui non à voluto dir nulla per non saper li capitoli, et à inteso lodesani vol impetrar Ceredo acciò siano securi.
     
      Da Brexa, di rectori, di 27. Come haveano lettere dil capitano di Valchamonica, di 26, et li mandoe una certa lettera di avisi come si mandava zente a Scandener loco propinquo. Item, la paxe con sguizari è conclusa, et era stà fato festa a Meran, et lui capitano à mandato do exploratori a Bolzan et à dato fama vien in Valchamonica 400 cavalli et 200 provisionati, siché voria li 200 provisionati venisse, perché Zuam Griego sta mal a Iseo.
     
      Da Riva, di sier Hironimo Baffo provedador, di 27. Come 3000 todeschi de lì intorno erano stà comandati per parte dil re di romani dovesseno andar a Scandener, poi fo rivochà l'hordine, ma stagino preparati, et è fama vol corer in Visentina a' danni nostri. El signor Lodovico partì da Bolzan è andà a Ispruch, à dato licentia a li soi cortesani, et il cardinal di Sanseverino doman sarà a Torbole, va a Milan, et a Meran ditto signor Lodovico dete danari a 20 capi alemani per far zente, siché quello saperà aviserà.
     
      Dil cardinal di Sanseverino data a Bolzan, a dì 24, drizata a la Signoria nostra; et il suo titolo è Federicus de Aragonia sanctae romana ecclesiae tituli sancti Theodori diacono cardinali de Sanseverino. Scrive come hessendo de lì, servitori dil ducha di Milan per li meriti abuti andoe con lui in Alemagna per la rebelion fata a Milan tutti torna, et lui vol tornar, perhò dimanda salvoconduto di poter passar per le nostre terre; et consultato fo scritto a Roverè et Riva lo debino lassar passar.