Di domino Bernardo di Maximi regio consiliario data a Pisim, a dì 22. Scrive a la Signoria che sta vigilando, etc. Avisa haver bon mezo da aquietar la Alemagna con la Signoria, per tanto si offerisse.
     
      [1379] Da Ferrara, di sier Hironimo Donado doctor vicedomino, di 27. Come quel signor partiva luni per Milan con cavalli 300, muli 60 vestiti tutti a la francese, et che il mal dil signor fo finto, et fo per ponersi in hordine, mena con si il fiol. Item, erano zonti lì 6 stratioti, vien da Pisa, dicono esser stati a le man con li villani di Castelnuovo di Grafignana, et è stà morto uno di lhoro stratioti et toltoli la roba, si hanno dolto al signor qual à mostra dispiacerli, et à scritto lettere in suo favor; et ditto signor starà un mexe fuora; et lui vicedomino voria licentia di poter venir qui per zorni 10 atento la morte di la suocera.
     
      Di Chioza, dil podestà di ozi. Come erano zonti li 200 cavalli di la compagnia dil signor di Rimano con domino Francesco Capoinsacho, siché la Signoria ordeni dove dieno andar. Scritto vadi.
     
      Fo aldito da li savii uno da Liesna fo rector di scolari a Padoa, venuto con lettere di credenza dil conte Bernardin di Frangipani, et dimandò la Signoria li desse conduta di cavalli 2000, et li bastava l'animo esser a l'incontro de' turchi; el qual conte era parente dil ducha di Ferrara, et fo olim signor di Vegia, et disse voleva dar i fioli soi per obstasi. Risposto si consejeria.
     
      Fo aldito Bernardin Soligo, patron di la nave di sier Domenego Sanudo vien di armada, zercha quelle cosse; et prima etiam fo aldito Filippo Brocheta fo patron di la nave Gradeniga, et disseno li gran disordeni fo in l'armada nostra potentissima.