Di Caravazo, di sier Zuam Antonio Dandolo provedador, di 28. Avisa haver cavà le ruine dil castello, voria fabricarlo per esser il tempo, et si haria de lì 500 opere tra done et homeni a soldi 5 et 6 al zorno per una. Item, à di novo il roy doman dovea intrar in Pavia, et quella sera si aspetava a Lodi el marchexe di Mantoa, el cardinal Orsino et il cardinal di Sanseverino, vano a Milan dal roy.
Da Sacil, di sier Piero Badoer podestà et capitano, di 28. Avisa turchi esser zonti in la Patria, quel loco è senza mure, videlicet aperte, et si pol intrar, non ha monition né altra cossa de difendersi, siché è in pericolo.
Da Gradisca, di sier Andrea Zanchani provedador zeneral, di 28 di note. Avisa quel zorno turchi passò a mezo zorno l'Isonzo, el qual è basso et per tutto si potea guazar, ussite 40 stratioti nostri di Citadella, quali perhò ritornorono dentro: sono dicti turchi in tre squadroni vieneno streti, sono alozati mia 4 lontan de lì per le ville, non sa il pensier lhoro, et andando a Udene voria mandar la mità di stratioti, perché ne ha solum 550, prega non si manchi dil bisogno, sta con bon animo. Noto. Il capo di le zente d'arme era il signor Carlo Orsini.
Di Monfalcon, di sier Antonio Donado podestà, di 28. Come in quella mattina a hore meza di zorno turchi passono l'Isonzo, è alozati lì intorno, dil numero non sa, prega se li mandi fanti, monition etc.; licet el provedador Zanchani li habi mandato uno contestabele con certi fanti voria qualche bombardier, tamen à bon animo.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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