Et tuto questo, perchè hano il modo, per le facende loro grande, di spender largamente, chomo fano in tuti suoi bisogni, et voriano vedere ogni ruina nostra.
De Andrea de R., calafado.
Andrea de R. mi fu a trovar nel partir mio, et dissemi esser stato sempre et atrovarsi servitor di questo illustrissimo stato; et che molto si reputava obligato a quello, per i singular beneffici ricevuti, pregandomi che io havesse a suplichar a vostra celsitudine, che si degnasse di provederlo di danari, sì che 'l potesse trarsi di quella servitù, la qualle non potea si non redondar a dano grandissimo di questo excellentissimo stato, però che, se l'achadesse, lui non potria rechusar de far nave et gallie, et tuto quello gli fosse imposto; et che al presente, che 'l si atrovava sencia capo alchuno, per esser morto Daut bassà, che era superior suo, haveria buon muodo di levarsi, quando el si atrovasse danari da spender. Et dissemi, che 'l prefacto Daut bassà, vivendo, spesse volte soleva mandar per lui, et a solo con [20] esso in una camera, faceva portar una carta da navichare, et li dimandava de tute starie et porti del nostro colfo, sì per la volta de la Puglia, chomo di tuti altri luogi; et che precipuamente si fermava sopra Zara, fazendo ogni diligentissima inquisition di quella, sì del porto chomo del circhuito de le mure, et munition, et de ogni altra cossa si ricerchava, per intender a compimento l'esser de la ditta terra. Per tanto, serenissimo principe, seria cossa optima proveder al dicto Andrea, sì che lui si potesse levar de lì.
| |
I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
|
|
Andrea Daut Daut Puglia Zara Andrea
|