Li qual marani si parteno di Spagna, perchè etiam la raina non vol i stagino nel regno, come questo cattolico re ordinò etc.
Di Franza, di l'orator, da Burges. Il re partiva per Lion; et l'orator era indisposto; et altre pratiche secrete.
Di Napoli. Come il signor Bortolo d'Alviano, condutier nostro, non era stà ancora expedito di reaver il suo stato in reame, sperava di bene. È da saper, è zercha uno mexe il re di Napoli dete il conta' di Nolla al conte di Pitiano, capitanio zeneral nostro, qual li fo tolto; et cussì il nepote intrò nel stato.
[1507 03 03]A dì 3 marzo. Fo consejo di X, con zonta di collegio. Et la matina Tangavardi, orator dil soldam, vene a la Signoria con la solita pompa, facendo andar tutti li mori a hordine, acompagnato da quelli sora cotimo; et vene per visitar la Signoria, et pregar che alcuni jotoni di la Zuecha qual per averli dito villania sono retenuti, che li sia perdonato etc.
Fo letere, che 'l papa era stà al Porto Cesenadego et andato a peschar; et andava versso Urbino, come dirò poi.
[1507 03 04]A dì 4. Fo pregadi. Et fo letere di sier Agustim da Mulla, capitanio di le galie di Barbaria, date in Armeria. El qual avisa, come era stà presa una nave di Pexari, con formenti, da uno corsaro spagnol per la ripresaja, el qual corsaro in terra era stà retenuto; et altre cosse di quelle galie e viazo.
Di Rimino. Dil zonzer, a dì ultimo fevrer, lì sier Domenego Malipiero, provedador in Romagna: et altre occorentie, ut in eis.
[25] Di Ravena. Come il papa a dì 27 partì di Forlì, et andò al Porto Cesenadego, dove pescò etc.; poi partì per Santo Archanzolo, Monte Fior, et anderà a Urbino.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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