Etiam veneno li 12 oratori milanesi, come ho scripto di sopra. Item, lì è il cardinal Roan et monsignor di Albì, suo fradello; el qual monsignor di Albì, parlando col nostro orator, disse voleva vegnir a Venecia a veder questa terra; et il marchese di Mantoa disse, si la illustrissima Signoria era contenta, veria con lui a farli compagnia. El qual Albì etiam è vescovo. Item, il re partirà, et vol andar im persona a l'impresa di Zenoa, videlicet anderà a Seravale, ch'è al principio de l'intrar sul zenoese, uno loco pocho distante di Tortona. Item, di monsignor di Alegra par non sia morto, ma ben il fiol, imo era andato versso Vintimilia, poi liberato Monaco di l'assedio di zenoesi etc.
Da Milam, di sier Antonio Condolmer, orator nostro, va al re di Franza, di 18. Dil zonzer suo lì. Et fu fato dimorar fuori in certo monasterio per venirli contra; e li vene uno Triulzi per nome dil senato regio, con altri zenthilomeni milanesi, et lo acompagnono a lo alozamento. Item, Nicolò Stella, secretario, si era resentito. Et lui orator [52] partirà a dì 20 per andar in Aste; et havia auto la commissione. Item, missier Zuan Bentivoy era a Milan; et il fiol protonotario, qual sta a Borgo San Donin), era venuto lì a visitarlo.
Di Faenza, di sier Alvixe Capello, provedador. Come à certo aviso, per relatione certa, che in Siena Pandolfo Petruzi era stà tajato a pezi da alcuni incogniti; sì che à fato la fine, come suol far li tyranni; el qual havia gran poder ivi.
Fo disputato certa materia secreta, nescio quid, ma ben cazà li papalista.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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