Rimase sier Zorzi Corner, el cavalier, fo savio dil consejo; soto, sier Zacaria Dolfim, fo consier.
     
      Da Constantinopoli, di sier Lunardo Bembo, baylo, di 20 marzo, bone letere. Come era stà a la Porta, a dolersi de li danni fati a Sibinico; et il signor manda uno schiavo lì a far processi, et vol castigar chi ha fato danno, et refar. Item, era Camallì lì. El baylo davanti li bassà parlò gajardamente zercha la nave presa Priola etc., sì che le cosse va ben.
      [53] Dal Zante, dil provedador. Replicha l'andar dil provedador a Napoli di Romania, et prender certi corsari etc.
      Fu posto una taja di uno amazò una soa sorella a Trani, come apar per le letere di sier Alvise d'Armer, provedador nostro de lì.
     
      [1507 04 23]A dì 23. Fo gram consejo. Fato podestà a Bergamo sier Antonio Zustignan, el dotor. Et fo leto la parte di savij ai ordeni; tamen, per questo, niun da conto si messe a la pruova.
     
      [1507 04 24]A dì 24, fo la vezilia di San Marco. Il principe fo a vesporo a San Marco. Portò la spada sier Bortolo Minio, va podestà a Padoa; fo suo compagno sier Michiel Salamon. Vi era l'orator di Franza et di Ferara, et li oratori di Cypro.
      Da poi vesporo fo pregadi, che di raro vel nunquam si suol far pregadi la vezilia di San Marco; sì che la più parte, vestiti di color e seda, andono im pregadi poi vesporo.
      Et fo leto le letere, il sumario scriverò di soto. Et disputato utrum si dovea far oratori al re di Franza, tandem preso la parte, et maxime di elezerli di ogni luogo e officio, et officio continuo; la qual parte messe il principe etc.