Et vidi una letera diceva, erano intrate quel zorno dentro Zenoa lanze 400, et preparato le stantie per il re. Et poi soa majestà, a dì 29, a hore zercha 16, la matina, intrò in Zenoa sotto uno baldachino portato per zenoesi. Soa majestà era armata, con la comitiva di signori et zenthilomeni 200 di la soa guardia. Eravi el ducha di Barbon, el ducha di Ferara etc.; etiam il cardinal Roan, con tre altri cardinali, videlicet il cardinal del Final, ch'è zenoese, et do altri cardinali electi per il papa, ma non hanno ancora hauto il capello, videlicet monsignor di Albì et monsignor di Aus. Or il re era vestito damaschim cremesim, lavorato d'oro; et la soa guardia etiam intrò in Zenoa, e alozò nel palazo ducal. A le porte di la terra, li fo incontra la chieresia con le †, et molte done e puti, cridando: Franza! Franza! misericordia! misericordia! Seguiva soa majestà il reverendissimo cardinal Roan, legato, come ho scripto di sopra, con li altri 3 cardinali, et li 100 zenthilomeni; la fantaria non ha voluto sua majestà che intra, per non far disordine. Se dice zenoesi li darano danari assai per contentar le gente regie. La note avanti erano partiti, per via de mar, montati su alcuni brigantini, molte fameglie zenoese, [70] et maxime i capi di la discordia, videlicet uno Justiniam et uno Sauli. Item, li provisionati erano in Zenoa, maxime li pisani, erano fuziti fuori; per il che se judicha che 'l re farà con quelli qualche sinistra demonstratione, zoè contra pisani, perché hanno dato favor a' zenoesi; et per compiacer etiam a' fiorentini, qualli instano rehaver Pisa.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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