Da Milam, di sier Domenego Trivixan, el cavalier, procurator, et sier Pollo Pixani, el cavalier, oratori nostri, et sier Antonio Condolmer, etiam orator nostro, di 24. Avisano l'intrar dil re in Milan quel zorno, a horre zercha 14. Le strade tute coperte di panni, e tapezarie assai per li balconi. Intrò per la porta versso Pavia, dove erano preparati alcuni cari triumphali, qualli veneno avanti. El primo havia a' 4 cantoni dil caro le 4 virtù cardinale, et in mezo una victoria armata, et con letere majuscule schripto: Venit rex regum, venit rex victoriosus. Sopra l'altro caro erano molte spolie a refuso, indicante la victoria di Zenoa. Tuta la chieresia andò incontra a la porta; erano etiam assai milanesi, armati tuti di arme scoperte, posti ad ordine, et algune compagnie de zoveni vestiti de seda celeste con i zigli, insigne regal. Et hessendo in quel zorno medemo, a hore zercha ..., intradi in Milan essi do oratori nostri, et volendo andar fuor di la terra a incontrar la christianissima majestà, et erano vestiti di pano d'oro, a cavallo, et non possendo ussir di la terra, per la moltitudine di cavali che intravano continuamente, soprasteteno; ita che, a l'intrar de soa majestà, volendo essi smontar per far reverentia a quella, li feze de man che non smontasseno, et, aproximati, salutorono con le barete in mano sua majestà, la qual etiam lei si trasse la bareta e stete per bon spazio scoperta. Fate brieve parole, li fo assignato loco driedo sua majestà, da poi del reverendissimo legato rothomagense et li reverendissimi cardinali, immediate con quelli dil sangue [84] regio.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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