Et visto poi non esser altro, ritornono, non senza gran spavento di quelli padri, a compir di lezer le letere et far quello achadeva.
Fu posto, per li savij, che sier Bernardo Bondimier, andato capitanio a Zara, vadi a Sibinico et sij con quel nontio turchescho dia venir, et procuri a la restitutione di le anime e danni; presa.
Fu posto per tutto il colegio, atento li meriti dil strenuo Nicolò da Nona, morite a Pisa, et Bernardin, fo amazato noviter da' turchi soto Sibinico, che sia scripto a Roma, a l'orator, voy intercieder col papa che al reverendo domino fra' Jacomo di Nona, di l'hordine di frati menori, li sia dato el primo episcopato in Dalmatia vachante. Ave 2 di no.
Fu posto etiam scriver a Roma, per uno fiol, nominato Zentil, di sier Thadio Contarini, l'avogador, qual si vol far prete, li sia dato beneficij primi vachanti, per ducati 500. Balotà do volte, manchoe 5 balote; non fu presa: vol certo numero limitado.
Fu posto, per il colegio, tuor certi danari per expedir sier Vincenzo da Riva, soracomito, che arma, di la decima ultime messa. E fu presa. Etiam va via sier Zuan Moro, quondam sier Antonio, soracomito.
È da saper, in questi zorni si tratò acordo con Tangavardim, orator dil soldam, zercha le cosse di Alexandria, perchè ha 'uto dal soldan larga commission; et fo mandati li 3 deputati, videlicet sier Piero Balbi, sier Alvixe Arimondo et sier Alvise da Molin, i qualli con sier Donà Marzello et sier Beneto Cabriel, deputati sora il cotimo di Alexandria, concluseno certo acordo et capitoli.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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