Da poy manzar semo stati a far reverentia a la serenissima rezina, la qual trovasemo cum la majestà catholica, suo consorte, et el christianissimo re, in piaceri; et erano tute le sue donzelle sentate per tera, su tapedi, molto ben ornate de vestimenti e zoglie; ne sono de belissime zovene. Sua alteza è zovene, ma in vista dimostra più tempo de quelo l'ha. Rizevete el magnifico orator umanissimamente, et stati un poco in camera, prendessemo licentia. Questo è quanto vi posso scriver zercha ziò.
In Savona, a dì ultimo zugno 1507, hora prima noctis.
Jeronimo Albanexe, in mia, ricevuta Venecia 15.
Copia de una letera, scrita per sier Andrea Magno,
podestà et capitanio a Crema, a la Signoria nostra.
Trata de l'intrar dil re di Franza in Milam,
molto copiosa.
Serenissime princeps et illustrissime domine, domine observandissime.
Volendo tenir advisato la sublimità vostra al mio potere, di quanto mi ocorre intender per zornata, in primis li dinoto che li clarissimi ambassatori di la serenità vostra hozi zonseno in Milano, a hore circa 15. Et el magnifico domino Antonio Condulmario, etiam orator, heri sera vene in Milano; tamen sta matina ritornò fora, per andar contra la christianissima majestà, la qual l'havea invitato a Cassino a disnar con lei. Et per quanto intendo, da Pavia a Milano è stato un stupore, de la multitudine de' cavali venivano per la strada. Incontra sua majestà è andato el clero de Milano, el qual, per quanto mi è scripto, è stato numeroso, che etiam quelli dil paexe sono concorsi, sì per vedere come etiam per honorare la majestà sua.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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