Ave 33 di no, 134 de sì; la qual parte si metti in gran conseio. Et posta, a dì ..., ave 291 di no, 535; iterum, 464 di no, 650 de sì. Non fu presa; vol aver i do terzi.
Fo disputato certa materia secreta, nescio quid.
[1507 06 08]A dì 8. Fo pregadi. Etiam fu posto, per li savij ai ordeni, 3 galie al viazo di Alexandria, partino a dì 10 avosto, im pena ducati 500 al capitanio etc. Parlò sier Alvise Soranzo, è di pregadi, aricordò certa cossa; rispose sier Thomà Donado, savio ai ordeni. Fu preso l'incanto, di tutto il consejo.
Fo tolto da dosso a li patroni di Aqua Morte, i qualli sono sier ..., le galie di Aqua Morte; et fo posto parte, per li savij ai ordeni, meter queste do galie al viazo dil trafego, con don per galia di ducati 1000, ut in incantu; et che sier Francesco Arimondo, eleto capitanio in Aque Morte, resti e vadi capitanio al trafego; etiam li oficiali electi a dito viazo, vadino al trafego. Fu cossa nuova, perchè il gran consejo havia eleto il Rimondo, capitanio in Aque Morte e non al trafego; pur remase. Et parlò sier Alvise di Prioli, savio a terra ferma, et messe certo capitolo contra l'incanto di dite galie; et rispose sier Carlo Contarini, savio ai ordeni. Et fo preso l'opinion di savij ai ordeni.
Da Milam, di oratori. Come il re partiria a dì 8 per stafeta per Saona; havia fato etc.
Da Curzola, di sier Almorò Pixani, vice capitanio al colfo. Come era lì venuto, inteso di alcune fuste di Porto Venere herano in colfo; et che havia fato comandamento a sier Hironimo Capello, soracomito, restasse con lui per dita caxon.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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