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      Questo fu fato, perchè sti dacij non si trovava di afitarli ben.
     
      [1507 06 22]A dì 22 zugno. Da poi disnar fo collegio di la Signoria e savij. Et in questa matina li tre oratori dil re di romani veneno a la Signoria, a exponer l'audientia secreta. La qual fo zercha la venuta dil re suo in Italia, per andar a Roma a incoronarsi; e vol venir potente e con le arme, come è stà decreto in la dieta. A la qual cossa tutta la Elemagna concore, e li danari è preparati per la impresa, artilarie in hordine e zente; mancha solum saper l'opinion di la Signoria nostra, videlicet la risolva quello la vol far etc. Conclusive, vien contra il re di Franza, et li vol tuor il stado di Milan, perchè esso re di Franza zercha insignorirse de Italia. Et perhò ozi da poi disnar fo consultà inter patres tal materia per farli risposta, perchè instano a la risposta.
     
      [1507 06 24]A dì 24. Fo gran consejo. Posto la gratia di sier Michiel Salamon. Non presa.
     
      [1507 06 25]A dì 25, fo San Marco. Fato la precession de more. Fono con il principe tutti tre li oratori dil re di romani e l'orator di Ferara, perchè altri oratori non vi hè; Franza andò dal suo re.
     
      Da poi disnar fo colegio di savij.
     
      [1507 06 26]A dì 26. Fo pregadi. E il doxe referì la relatione di oratori elemani, secreta; et che li savij veriano [106] con le sue opinione. La qual fo comandà secretissima.
     
      Fo leto le infrascripte letere. E prima, posto una gratia di uno medico, vol far molini qui e soto il dogado, e altri edificij, ut in ea; qualli per anni 25 altri non li possi tuor l'inviamento.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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