El scriveno di le occorentie di ĺ; dil presente dil soldan che mandano qui.
Di Damasco, di sier Thomà Contarini, consolo. Zercha nove si ha, mori o ver quelli di Coloqut hano dato danno a 12 charavele portogalese, ita che l'ànno fate mal capitar. Poi scrive di le cose di la Soria e di specie etc.
Di sier Zacaria Loredan, capitanio di le [107] galie bastarde, date a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Di Sibinico, di sier Marin Moro, conte e capitanio. Come, partito quel nontio dil signor turco vene in quelle parte, par sia stà corsso per turchi e martalossi su quel teritorio, et hanno fato perḥ pocho danno; unde ha expedito uno messo drio ditto nontio, a notificharli questo.
Di Elemagna, fono letere. Le qual vano spesso su e zoso; sono di pratiche secretissimE, perḥ 0 qui scriveṛ.
Et fo posto le opinion di savij, di far risposta a li oratori dil re di romani, ch'è cossa importantissima. Et contradise sier Andrea Venier, consier; poi parḷ sier Francesco Trun, savio dil consejo; demum sier Marin Zustignan, fuora di collegio. Et, per l'hora tarda, rimesso a luni.
[1507 06 27]A d́ 27. Fo gran consejo.
[1507 06 28]A d́ 28. Fo pregadi. Et leto le infrascripte letere:
Di Roma, di l'orator. Avixa dil ritorno dil cardinal Pavia, stato a Civita Vechia con presenti al re di Ragon; el Cabriel etc.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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