Item, mandoe una letera dil re de Inghiltera, exorta il papa andar contra infedelli; et la copia sarà scripta qui abasso.
     
      Di sier Cabriel Moro, el cavalier, orator nostro, date a dì 21, a Gaeta. Come il re era lì con l'armada; et aspectavano il gran capitanio, perchè soa moglie havia parturito una ... Era il re con 12 galie et 16 nave.
     
      Di Zenoa, dil consolo nostro. Come a certo cao erano 3 barze di corsari, stavano aspetar nostre nave vanno im Ponente, sì che si proveda etc.
     
      Di Milam, di oratori. 0 da conto. Come intendevano il re, zonto a Saona, andariano poi in Franza etc.
     
      Fo disputato la materia zercha la risposta a li oratori dil re di romani, zercha darli passo etc. Parlò molti, zoè sier Andrea Venier, consier, sier Piero Duodo, savio dil consejo, sier Piero Vituri, sier Alvise di Prioli, savij di terra ferma; et fuora di colegio sier Zorzi Emo, qual parlò do volte ozi. Non fo expedita.
     
      Fo posto, per li savij, mandar zente d'arme e fantarie a li confini di la Elemagna, videlicet in Friul e altrove; e nomina la parte chi dia cavalchar, et maxime il capitanio di le fantarie Charazolo, ch'è a Faenza etc. Fo disputation. et fu presa.
     
      [1507 06 29]A dì 29. Etiam fo pregadi in la materia [108] antedita. Et parlò questi: sier Antonio Loredan, el cavalier, sier Francesco Trun, savij dil consejo, sier Andrea Venier et sier Alvise da Molin, consieri. Et presa la risposta, videlicet dirli non semo per darli passo venendo con zente d'arme, et confortarlo atender a venir pacifico etc., ut in risposta, la qual fo secretissima.