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      Et fe' lezer il processo; et chome sier Carlo di Prioli, piezo di tal mercado e pagador, fo in colegio dal serenissimo et la depositiom soa etc. Poi iterum torṇ in renga, menandolo per convenzer. Li rispose domino Rigo Antonio, avochato, et carg̣ assa' sier Carlo di Prioli, mostrando il Grimani non haver venduto nè impazatossi con soldati; imo fe' lezer deposition di Zuan Bindi, sanser, che diceva sier Carlo di Prioli acerṭ al Grimani, non era civanza, ma che l'havia una botega di spiziaria a Brexa et una a Milan. Item, li zenzeri fo vendudi a ducati 20, e revendudi a la botega di l'Imperador, parte a ducati 16; ś che have pocha bota. Item, che il Prioli ave ducati 300 da missier Thadio di la Motella; et che Raphael Gritti, volendo darli a sier Lunardo Grimani, el disse: Non cognosso altri cha Carlo di Prioli. Poi mostṛ, la leze non era stà publichata come la vol: et multa alia dixit, cargando il Prioli ad summum: et che li avogadori non havia voluto tuor le sue justifichation. Or poi sier Francesco Morexini, avogador, per esser l'hora tarda, anḍ in renga, dicendo voria risponder, ma che persuadeva il consejo andar non sincieri. Et nota, che Rigo Antonio fe' lezer molti merchadi, trati di sora le camere al signor Bortolo d'Alviano, videlicet di sier Michiel Foscari, suosero dil Mozenigo, avogador, et di sier Zuan Soranzo et sier Alvise, fo cugnado di sier Andrea Trivixan, el cavalier; li altri assa' non li volse nominar. Or il consejo era sazio; et li avogadori messeno di procieder.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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