Ave 19 di procieder, 30 non sinceri, 100 di no; et fu preso di no, et asolto sier Lunardo Grimani con grandissimo suo honor, e tanto più vergogna dil Prioli, che tutta la terra parlò.
[1507 08 14]A dì 14, fo la vizilia di Nostra Dona. Da poi vesporo fo pregadi. Et è da saper, a hore 16 1/2 zonse in colegio letere di Hongaria, di Vicenzo Guidoto, secretario, date a Buda. a dì 6, venute [130] prestissime, e di gran importantia. Scrive, come hessendo col reverendissimo cardinal ystrigoniense quel zorno, il re li mandò a mostrar una letera li scriveva el vayvoda transalpino, di 25 luio. Par li sia zonto uno suo nontio da Constantinopoli, dice il signor turco esser morto, et li bassà aver mandato per il primogenito, nominato Mameth sultan, ch'è in Amasia, et halo fato sentar signor pacifico; unde esso secretario subito à spazato tal nova. E nota, chi la crede e chi non la crede; si starà a veder quello verà per altre vie.
Fo posto, per li savij, scriver a Roma, a l'orator, vol esser col papa e pregar soa santità, atento la renoncia, a requisition di questo stado, dil cardinal Corner dil patriarcha' di Constantinopoli, che sia dato al prefato cardinal Ystrigonia. Item, il papa li fazi una promessa di expectativa in dominio nostro di ducati 3000, come alias li fo promesso. Fu presa.
Fu posto, per li savij, che Lazaro de Re, è con 12 cavali di stratioti su Lido, compi fino al numero di 20, e sia mandato a Budoa. Presa.
Fu posto, per li savij, certo numero di fuogi a Monopoli, ut in parte; videlicet pagino per tanti fuogi.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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