Et quelli di colegio non volseno si balotasse questa parte, perchè era mal per Candia; e poi, canevo è cosse pertende a la Signoria.
Fu posto, per li savij ai ordeni, dar certi mozeti di sal a Corfù, a una dona fu amazà so marido da' turchi al Butintro', ut in parte. Presa; et questo per certi anni.
In questo zorno partì uno arsil va a Corfù con 200 fanti soto Jacometo da Novello, e levarà li stratioti mandati a far a Napoli di Romania, e li condurà in Italia. Item, l'altro arsil partirà etiam con Maldonato spagnol, con 100 fanti, per Napoli di Romania.
[1507 08 15]A dì 15, fo il zorno di la Nostra Dona. Il principe fo a messa in chiesia con li oratori, videlicet Maximiano, Franza, Spagna, Hongaria e Ferara. Da poi disnar, non fo 0. Ozi fo il perdom di colpa e di pena ai Anzoli di Muran et a Santa Maria Formosa.
[1507 08 16]A dì 16. Da poi disnar fo gran consejo. E fo publichà do parte, prese nel consejo di X, a dì 11 di l'instante: la prima, sotto gravissime pene, che più non si dagi balote di alcuna eletion in gran consejo, scurtinio e im pregadi, et siano sagramentà li consieri e li cai di 40 e il canzelier grando o ver suo vice gerente e altri nodari, sub poena privationis etc. Item, le polize di le balote siano, compito il consejo, poste in una cassa nel consejo di X etc. Item, stagino 4 di la canzelaria, do per banda, davanti li consieri etc.; come etiam 1501, di avosto a dì 19, fo etiam in consejo di X presa; ma questa è stretissima.
Item, fo etiam leto una altra parte, presa pur nel consejo di X, a dì 11 ditto, che de caetero niun si lievi da li soi asij fino non sarà stridà chi roman, sotto gran pene, acciò non siegua gli erori in le balotation.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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