[1507 08 25]A dì 25. Fo consejo di X. Et fo tolto ordinario in canzelaria Andrea Rosso, è secretario in Spagna. Et non volseno tuor Zuan Piero Stella, fidelissimo olim secretario, qual era stato do anni in exilio a Padoa, et horra compì il bando.
[1507 08 26]A dì 26. Da poi disnar, in colegio, fo terminato: prima, che 'l serenissimo principe, con li oratori et patricij, qual tutti di pregadi fo mandati a invidar, andasse con i piati fino a San Biasio Catoldo contra el conte di Pitiano, capitanio zeneral nostro, el qual, poi à 'uto il stendardo di capitanio, più non è stato a Venecia, et per darli più reputatione. Et li zenthilomeni fonno chiamati a gran consejo, fonno mandati a San Zorzi di Alega. Et cussì il principe fo benissimo acompagnato. Erano li oratori, Franza, Spagna, Hongaria e Ferara, el signor Bortolo d'Alviano et il capitanio di le fantarie etc., et sier Domenego Morexini, procurator, con altri procuratori e primarij citadini. E cussì il principe lo acompagnò fino in camera a la cha' dil marchexe, dove li era preparà l'abitatione e fatoli la cena per quella sera; è con [136] persone 100. Et poi donatoli presenti per zornata etc.
[1507 08 27]A dì 27. La matina fo mandà alcuni patricij per el prefato capitanio, el qual vene in colegio. Questo è stà chiamato ad consulendum zercha il re de romani, volendo vegnir con arme in Italia e sul nostro, quello si havesse a far. Et per colegio fono deputati tre auditori, i qualli dal ditto capitanio, et il signor Bartolameo d'Alviano e il capitanio di le fantarie dovesseno consultar et referir etc.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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