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      È da saper, achadete cossa notanda in questi zorni, che, versso Uderxo, volendossi disboschar un boscho per cavar certi radisoni, fo posto fuogo dentro, adeo andò di soto via el fuogo in le radixe, e andò brusando soto terra zercha passa ..., e intrò fuogo di soto via in altri boschi e fa danno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
     
      Item, in questo mexe, nel consejo di X, in preso una gratia de sier Vitor di Garzoni, quondam sier Vicenzo, qual spera aver trovà su certe montagne sul feltrim di cavar lume di rocha, che niun possi cavar ditta lume sul feltrin, ma sia sua e di altri nominadi in la gratia e soi heriedi e chi vorano, dando la decima a la Signoria nostra. Che se Idio [154] volesse trovasseno ditta minera, sariano richi, et saria gran beneficio a la Signoria nostra.
     
      [1507 09 26]A dì 26. Fo gran consejo. Electo podestà a Verona sier Francesco di Garzoni, qual vene a tante tante con sier Zacaria Contarini, el cavalier; et, rebalotadi, el Garzoni rimase. Tutti do erano dil consejo di X, capi; e fo gran mormoration dil cazer dil Contarini.
     
      [1507 09 27]A dì 27. Fo pregadi. Et leto le infrascripte lettere:
     
      Da Constantinopoli. di 21. Come Sophì vien a dosso dil signor turcho; e il turcho à fato passar su la Natalia Jachia bassà etc., e si dice vol andar im persona.
     
      Dal Zante, di sier Antonio da Mulla, provedador.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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