Vene sier Francesco Capelo, el cavalier, venuto podestà di Ravena; referì in colegio. Et etiam questa matina, a dì 6, referì sier Priamo da Leze, venuto podestà e capitanio de Cividal di Bellum. El qual da poi disnar vene a consejo, vestito di vesta di seda a manege averte; la terra l'ave a mal.
     
      [1507 10 06]A dì 6, fo San Magno. Fo gran consejo. Fu preso la gratia di Filippo de Bernardo, di aver una ..., la prima vachante, poi le altre expectative.
     
      Item, el doxe li vene sangue di naso etc.
     
      [1507 10 07]A dì 7. Fo colegio di savij e audientia di savij.
     
      [1507 10 08]A dì 8, fo San Marcho. 0 fu; credo, audientia.
     
      [1507 10 09]A dì 9. Fo consejo di X simplice. Feno le so zonte et cassieri, justa il consueto; chi fono eleti sarà scriti di soto.
     
      [1507 10 10]A dì 10. Fo gram consejo. Et fu posto per li consieri, atento che nel partir di sier Bernardo Barbarigo, è capitanio a Corfù, li fosse promesso che 'l tempo stava qui non coresse a so danno, et hessendo stato zercha mexi 5, che ditti mesi non li corra, e sia suspeso per questa volta ogni parte in contrario, perchè cussì, al suo partir, la Signoria nostra li promisse. Andò la parte: ave 440 di no, 446 di sì. Non è preso alcuna cossa; vol più di 800 balote. E nota, par sier Priamo Contarini, electo suo successor, fece meter tal parte, per non andar questo inverno.
     
      [1507 10 11]A dì 11. Fo pregadi. Et leto le infrascripte lettere. Et, domente si lezeva, intrò consejo di X simplice.
     
      Da mar, di sier Hironimo Contarini, provedador di l'armada, dade in Andre, in Galia, et a Napoli di Romania.