Or il re partì e andò im Burgos; et fe' honorata intrata a dì 23 octubrio, e andò a la chiesia. Fato certe cerimonie il re, il secretario nostro se li apresentò, dicendo aver letere di la Signoria con sumarij di Sophì, e li comunichò; li piaque assai, e pregò la Signoria volesse continuar in tal avisi. Item, dil salvo conduto, non l'à poduto otenir, dicendo il re: Questi signori non voleno; mandate questi capitoli a la Signoria. Item, il re li disse che la fiola raina, qual era distante mia tre de lì, in uno monasterio, per non intrar in la terra dove morì il marito, el sperava che la intraria. Item, che soa alteza vol continuar l'impresa contra mori, e spera aver Tuniz. Vol andarvi im persona, et fa exercito terestre e maritimo; et il cardinal, arziepiscopo di Toledo, li presta per l'impresa ducati 150 milia. Item, il re à dato intrata per più di 60 milia ducati a l'anno a diverssi signori e grandi di Chastiglia, parte soi amici e parte inimici, per farseli benivoli; adeo è molto amato. Item, il re à perdonà al ducha di Alva, con questo, etiam lui stagi 25 mia lontan da la corte. Et alia, ut in litteris.
Di Hongaria, di Vicenzo Guidoto, secretario, date a Buda, a dì ... octubrio, molte letere. Prima, come il re cavalcha con pocha compagnia; sì che è dato a l'ocio, e hongari non li piace, voria fusse armigero; et cavalcha con ... con cavali. Item, è letere di li vayvoda di Mondovia e moscoviti, che tartari si preparavano contra polani. Item, di Sophì è nove, è contra il turco, et esser stà a le man con uno fiol dil turco, et averlo roto e morto, et uno altro fiol dil turco esser morto di soa morte, sì che il re prega la Signoria li avisi la verità. Item, il re [181] voria danari da la Signoria.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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