Et scrive coloquij abuti con lo episcopo di Cinque Chiesie e altri, qualli desiderano la expedition di l'orator dil re è qui etc., ut in litteris.
     
      Di sier Vicenzo Querini, dotor, orator, date a Baorcha, a dì 12, sul dominio nostro. Come, justa i mandati regij, si partì da Brunich, non havendo auto altra resolution di la Signoria nostra. Et come è mia 15 di Butistagno, et, per esser lochi infetati di peste, doman sarà a Seravalle, dove aspeterà mandato di la Signoria nostra di venir. Nota, per le altre letere da Brunich par el scrivesse a la Signoria, che quel domino Paulo Letistener li havia mandato a dir, la majestà cesarea manderia a la Signoria lo preposito di Braxenon a dirli la soa mente etc.
     
      Di Roverè, dil podestà. Come à mandato exploratori a Constanza, dove intende è gran zente redute, zercha persone 12 milia; e il re è partito a dì 3 da Yspurch e andato lì. Item, vi è il marchexe di Brandiburg e altri. Item, quelli signori di Agresta fa far spianade versso Riva et Archo; è zonto 300 cavalli. Et alia, ut in litteris.
     
      Da Riva, di sier Marco di Renier, provedador. Avisi ut supra. Et quelli di Archo fa far spianade etc.; il paese è in fuga.
     
      Di Udene, di sier Andrea Loredan, luogotenente. Come il re omnino vien in Italia, adeo quelli confini vicini è in fuga etc., ut in litteris; tamen, non si vede zente ancora a li confini.
     
      Di Traù, di sier Bernardin Loredan, conte. Come è stato, con zercha 300 cavalli da stratioti e altri, a veder li passi dove poleno venir turchi, et à visto il tutto.