Tamen esso luogotenente à provisto, e scrito che credevano fosse loco di la Signoria nostra.
Di Verona, di rectori. Di provision fate. Et hanno mandato monition e artilarie a Roverè, e [187] alcuni citadini a dir non si dubitasseno, chè si ben vien il re di romani in Italia, e fa adunation di zente, vien come amico di la Signoria nostra.
Et poi, licentiato el pregadi, restò consejo di X con zonta di danari.
[1507 11 21]A dì 21. Fo gran consejo. Fo publicà la parte, presa a dì 10 im pregadi, zercha li X savij, che in termine di do mexi si vadino a dar in nota, e meter li beni in nome di quelli scuodano, o conditionati o non, im pena di 25 per 100 etc.
[1507 11 22]A dì 22. Fo l'aqua grandissima per syrocho, andò su le strade e fondamenti. Da poi disnar fo colegio di savij.
Nota, in le ultime letere di Roma, si ave dil zonzer di Marco Antonio Colonna, per far i sponsalicij in la sorela dil cardinal di Pavia. Et era venuto etiam il signor Prospero Colona, per esser a queste noze.
Questi sono alcuni capitoli di letere aute di Cypri,
di sier Jacomo Badoer, consier, a suo fiol,
date a Nicosia, a dì 10 octubrio 1507,
ricevute qui a dì 22 novembrio.
Da novo, per via da Tripoli, se intese, come per quelli d'Alepo era scripto, di 26 setembrio, come Sophis era aproximato a Alepo zornate 8, et il suo armirajo zornate 5, donde era sottosopra el paese, et metevasse in ordine. Pur con dito Sophis si è uno fradello di quelli da cha' Zorzi, fo preso a Negroponte, de gran autorità. Et dicesse ha gran numero di zente, fra le qual son cavali 10 milia, tutti armati.
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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1882
pagine 1294 |
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