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      Et [194] il prefetin, ch'è nepote dil papa e di ducha, et è investito di quel duchato di Urbin poi la sua morte, havendo a mal questo, trovò il modo di uciderlo, et lo invidoe a disnar. Poi disnato, comenzono a zuogar di scrimia con dito Zuan Andrea, esso prefetim, qual à anni ... Et fato atto ad alcuni, in quello che Zuam Andrea volendo zuogar, da drio lo branchono e lo retene. E il prefetin medemo deteli alcune bote di cortella, e lo amazò, e morse con molte ferite; poi ussì e lo lassò il corpo lì in terra e uno servidor, al qual ordinò serasse la camera, e non l'aprisse fino horre 22, tanto che 'l prefetim fusse schampato via a Sinigaja. Or, inteso certo rumor, la duchessa andò a la camera, et, batendo, niun non rispose. Et, volendo butar zoso la porta, quel servidor disse: Madama, non butè zoso, che non vi posso aprir; et, si aprirete, vedereti cossa che vi dispiacerà; io ho auto tal commissione dal signor prefeto. Or pur apersse; et, visto il caso, essa duchessa con le altre pianse assai. In questo mezo il prefetim era partito, e mandò alcuni soi a mazar uno schalcho di ... Et che li popoli di Urbin à 'buto a mal di questa crudeltà usata etc.
     
      [1507 11 27]A dì 27. La matina fo in colegio sier Nicolò Trivixan, venuto podestà e capitanio di Cao d'Istria; in loco dil qual è andato sier Hetor da cha' Tajapiera. Et referì, de more.
     
      Da poi disnar fo consejo di X con zonta et il colegio.
     
      [1507 11 28]A dì 28. Fo gran consejo. Fato ducha in Candia sier Alvixe Arimondo, fo governador di l'intrade, da sier Nicolò di Prioli, fo cao di X.


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I Diarii
Tomo VII
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1882 pagine 1294

   





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